giovedì 14 febbraio 2008

Goodbye Polaroid


2028

"Quanto mi piacerebbe una di quelle vecchie macchine fotografiche istantanee... come si chiamavano? Ah sì, le Polaroid!"
"Già, peccato che hanno smesso di produrle più di vent'anni fa... ed esattamente vent'anni fa hanno deciso di non produrre più anche le pelllicole... sì, le cartucce... insomma quel che è!"
"Però su eBay se ne trovano ancora un sacco..."
"Peccato però che le pellicole saranno scadute da quindici anni, se ti va bene!"
"E allora, mica erano fatte di yogurt!"
"Beh, prova a usarle oggi... vedrai quanti bei quadretti bianchi!"
"..."


È di pochi giorni fa la notizia secondo cui Polaroid smetterà entro il 2008 di produrre pellicole a sviluppo istantaneo. Tutte. Peccato. Certamente il nome Polaroid sottintende un modo di intendere la fotografia anacronistico e desueto, come ormai tutti i sistemi analogici, ma di sicuro le vecchie Polaroid hanno un fascino, una magia difficilmente eguagliabile da una qualsiasi macchina digitale. La serie delle SX-70 su tutte. Capolavoro ineguagliato di Land, il papà di tutte le Polaroid, la SX-70 è stata la prima macchina fotografica ripiegabile dotata si un sistema SLR (single lens reflex) nel 1972. Il suo design è intramontabile, pulito, moderno e affascinante anche oggi. Su eBay si trovano con relativa facilità questi splendidi gioielli ma purtroppo tra un paio d'anni saranno solo dei curiosi soprammobili di modernariato. Pezzi da museo. Qualcuno direbbe inutili. Peccato. Peccato non poterle più usare, ma solo ammirare.

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